di Maurizio Parrini

Sono nato in Oltrarno, in via del Campuccio al numero 2, in angolo con Borgo Tegolaio. I miei nonni materni abitavano al 7.

Trattoria Sabatino

Il macellaio si chiamava Franco; l’ ortolano Luigi. Anche il pizzicagnolo mi pare si chiamasse Luigi.

Il signor Balleggi, invece, aggiustava le bici.

Il pomeriggio mi portavano a giocare nel giardino di Boboli.

 

Ci abbiamo abitato fino al ‘97, poi ci hanno richiesto la casa perché ci doveva tornare la figlia della proprietaria, amica di infanzia di mia madre. Non ci ha mai abitato, credo l’ abbia venduta o, in seguito, riaffittata ma non ricordo bene e purtroppo, non posso più chiederlo a mia mamma. 

Una storia come tante, comune a molte famiglie che abitavano il centro storico di Firenze e che si sono ritrovate costrette ad abbandonarlo e ad andare altrove, lasciando il posto a nuovi proprietari benestanti, qualche ereditiere o imprenditori del Bed & Breakfast.

Poi è toccato alle botteghe alimentari e a quelle degli artigiani, poi convertite in mini market, ristoranti, paninai improvvisati, wine-bar. Se facciamo due conti, il tutto ci appare più chiaro: un locale alla moda in Oltrarno, uno dei luoghi di riferimenti della movida, può permettersi un affitto ben più alto rispetto ad un calzolaio o ad un ortolano, perché la sera incassa di più.Alla fine però, si viene a sfaldare il tessuto sociale che è quello che fa la differenza tra un “quartiere popolare” e una “zona anonima”, nella quale i residenti si salutano a malapena. 

Santo Spirito - movidaSi assiste, in secondo luogo, ad un impoverimento culturale, folkloristico, legato alla scomparsa delle botteghe, che hanno sempre dato lustro alla città, essendo dirette discendenti delle “Arti e Mestieri” che si praticavano nel Rinascimento e che hanno avuto tra i propri esponenti, quegli artisti, le cui opere, rendono tutt’ ora Firenze, un museo a cielo aperto.

Bene, di questo museo, noi fiorentini oggi siamo il personale di servizio. Niente più.

Diamo da mangiare e da dormire ai nostri turisti, vendiamo loro oggetti a buon mercato, fabbricati in altri continenti perché non ne produciamo più. Siamo lo staff dietro le quinte, di un Luna Park. E di tutta questa situazione, i primi a lamentarsi sono i residenti: 

“Non si trova più parcheggio! Vengono tutti qua!”

“C’ è troppa confusione: d’ estate è impossibile dormire con le finestre aperte.”

“Maleducazione e sporcizia: il quartiere non può contenere tutte queste persone!”

“Abbiamo paura a rientrare in casa dopo una cert’ ora: ci sono spacciatori e ragazzi ubriachi che la fanno da padroni…”

È assolutamente comprensibile cotanto disappunto ma allora, di chi è la colpa?

“La colpa è dell’ amministrazione che ha permesso che il quartiere diventasse un mangificio!” vi risponderà un coro di residenti arrabbiati.

Interessante, in effetti, potrebbe anche essere così…

Io, invece credo che la responsabilità sia vostra, oh lamentosi residenti!

Di chi ha venduto l’ appartamento ereditato dai nonni a due volte il reale valore, dopo aver dato lo sfratto alla famiglia che ci ha cresciuto i figli! La colpa è di chi affitta a € 2000 euro al mese, all’ennesimo Asian Market, il garage che era l’ officina di vostro zio in pensione da 20 anni! La colpa è di chi chiede € 650 euro per 16 mq, che sicuramente si è ritrovato, visto che nessun fiorentino comprerebbe mai un monolocale come investimento. Di chi ha messo a rendita casa propria per affitti brevi e si è trasferito fuori dal centro.

 

 

 

 

È sempre colpa vostra se per le vie del quartiere è un pullulare di corrieri Amazon!

Dunque, cari residenti, possiamo anche imputare parte delle responsabilità al Comune che non ha corretto in tempo le normative in merito alle licenze di somministrazione e ai regolamenti di affitto, ma in fin dei conti, questa è uno scenario che avete creato voi che adesso piagnucolate perché non riuscite a dormire o a trovare posto con la macchina, come se negli altri quartieri di Firenze, il posto auto fosse poi garantito..

Per abitare nel “quartiere più cool del pianeta” sopportare questi disagi non vi sembra un prezzo onesto?

Sicuramente è più onesto dei vostri affitti.